Romanticismo come inizio di identità moderna del balletto
Il balletto ha acquisito la sua identità moderna, o almeno molte delle caratteristiche che lo contraddistinguono oggi agli occhi del pubblico, nel corso dell’Ottocento:
- la tecnica delle punte, ovvero la danza in punta di piedi;
- il tutù; la ricerca dell’illusione della leggerezza e della facilità di movimento;
- l’identificazione del ballerino con creature fantastiche eteree, come silfidi e fate.
È importante che queste caratteristiche si applichino esclusivamente alle interpreti donne; in realtà, i ballerini maschi hanno visto un drastico calo di importanza nell’ultimo secolo.
Anche se è rimasto indietro rispetto alla letteratura, alla musica e alle arti visive, il romanticismo è stato forse la forza più influente sulla danza del diciannovesimo secolo.
Il balletto, infatti, si è spesso ispirato alle opere di altri artisti romantici, in particolare alla letteratura, che sono state oggetto di numerose composizioni.
Due dei vari elementi trovati nel romanticismo furono catturati principalmente dal balletto.
Da un lato, una preferenza per il misticismo e l’irrazionale, come mostrano le opere di Henry Fuseli, E.T.A. Hoffman e la Sinfonia Fantastica di Berlioz.
Lo troviamo nei balletti che ruotano attorno a entità soprannaturali, per lo più femminili, come silfidi, ninfe dell’acqua, spiriti del fuoco, geni e demoni.
L’incanto esercitato sugli esseri umani da questi spiriti, come descritto nelle antiche leggende almeno dal tempo dell’Odissea, divenne una metafora della ricerca dell’irraggiungibile da parte dell’artista nella danza romantica.
Il secondo fattore che ha attratto il balletto romantico è stato il fascino di luoghi lontani, remoti nel tempo e nello spazio.
Lord Byron ed Eugène Delacroix si recarono in Grecia e in Nord Africa per ragioni simili, mentre i viaggiatori del diciannovesimo secolo cercavano gli splendori più accessibili dell’Italia e delle Alpi.
Le ambientazioni medievali di diversi balletti romantici riflettono il fervore storico che ha portato alla rielaborazione dell’architettura gotica ed era noto come lo “stile trovatore” nell’arte francese.